Dopo innumerevoli rinvii si decide per la Brunate Bellagio in MTB.
Si sceglie opportunamente una giornata di Agosto che prevede temporali che puntualmente arrivano.
Partenza all’alba con la funicolare: immediato lo scherno di Bud-Wife-R che Como – Brunate lo fa come riscaldamento di corsa, altro che funicolare.
L’organizzazione
La sera prima Supergiovane viene avvertito dell’orario: “7 a Como o 7:15 a Brunate”. La risposta lascia sconcertati: “OK”.
Bud concede un paio di ore di tempo per una risposta più esaustiva poi ripete la domanda in modo più esplicita e ci si accorda per un ritrovo a Brunate.
Arrivati a Brunate, immediata sosta per la colazione e primo colpo di scena: Supergiovane non si presenta alla partenza e soprattutto non risponde al telefono (e non richiama).
La colazione e la vera partenza
In realtà passa da Brunate mentre stiamo facendo colazione e nella foga di recuperare il ritardo, si lancia in salita (davanti a tutti) e non recupera nessuno (strano questo concetto, dobbiamo approfondire…).
Lezione numero 1: Le nuove generazione dicono di saper usare le tecnologie, ma qualche problemino con il telefono ce l’hanno.
Proseguiamo (cioè partiamo) in salita e Bud ha problemi tecnici al cambio, brillantemente risolti con un calcio dal Cobra.
Lezione numero 2: A chi non vuol far fatiche, il terreno produce ortiche.
Raggiungiamo il rifugio Palanzone-Riella per un meritato panino al salame
Riecco Supergiovane – passaggio per Sormano
… e finalmente abbiamo notizie di Supergiovane: sembra che chieda disperatamente a tutti quelli che incontra se ha visto gente vestita come lui, addirittura durante la sua cavalcata solitaria raggiunge un tizio che ha un blog di ciclismo (gente strana…).
Riusciamo a contattare Supergiovane che dichiara di avere un paio di km di vantaggio per cui fissiamo il ritrovo a Sormano.
Dopo una breve discesa, ci ritroviamo al passo con quasi 2 ore di vantaggio sul programma e decidiamo di proseguire per Bellagio (anche perché i pizzoccheri non erano pronti)
Verso Monte San Primo
Partiamo verso Monte San Primo nonostante le previsioni diano pioggia entro mezzo giorno.
E così succede. Al punto che verso la cima del monte c’e una nebbia tale che non si vedono le terga di chi ci precede.
La Caduta dei Giganti
Scolliniamo e ci ritroviamo su un single-track di fango (non fango in cui si sprofonda ma terra battuta bagnata su cui si scivola e basta).
Seconda caduta del giorno per Bud che ruzzola a valle: Bud era in chiusura del gruppo e alcuni viandanti che proseguivano in senso opposto avvertono Biscia della caduta.
Biscia si gira e vede la bici sul sentiero ma non vede Bud che è rotolato a valle fermato da un cespuglio di rododendri.
Dopo lunga lotta con il cespuglio, Bud esce trionfante.
Lezione numero 3: RodoEsco dal RodoDendro
A questo punto il Pluviometro di impenna (livello 2) e scendono secchiate d’acqua che rendono la discesa impervia.
La Rampa per la Gloria
Giunti al Bike Park di San Primo la pioggia cessa improvvisamente mentre il gruppo si trova di fronte alle rampe per i salti.
Supergiovane vuole tentare il salto.
Tutti gli anziani lo sconsigliano e lo invitano a desistere. Ma Supergiovane insiste e tenta il salto.
Fa una prima discesa per prendere velocità ma si ferma. Forse aveva dimenticato qualcosa?
…il casco? no, quello è obbligatorio
…la folta chioma? no, quella è oggetto di sicure discussioni a casa
…la manutenzione della bicicletta? No, quella è nuova, vinta con i punti del prosciutto (e in comproprietà con il fratello; su questo ci torneremo)
Ecco: Ha dimenticato il mantello….
Mette il mantello da supereroe e riparte Supergiovane, gran rincorsa in discesa e spicca il volo sostenuto dal mantello. ……
l’immagine successiva è di Supergiovane a terra con la testa a 20 cm da un torta bovina fresca.
Si segnala la suprema serietà nei compagni che soccorrono prontamente l’eroe ferito.
Lezione numero 4: Va bene il mantello da Supereroe ma occorre scegliere il supereroe giusto (sembrava Ralph SuperMaxiEroe per chi ha un pò di esperienza sulle spalle)
Meritato ed agognato ristoro
Raccattati i pezzi della bici di Supergiovane si riparte e si raggiunge il ristorante Genzianella di San Primo dove non può mancare il pizzocchero per tutti (in alternativa polenta oncia).
Dopo pranzo si riparte sotto la pioggia in direzione Bellagio quindi si riparte sulla statale in direzione Como.
Finita la Benzina
Ultimo scatto di Supergiovane in direzione Lezzeno e finiscono le batterie.
A sua discolpa si deve dire che ha annunciato lo stop per alzare la sella ma gli altri Tri-Gliceridi non si sono fermati ma hanno solo rallentato confidando in un suo rientro grazie alle forze giovani.
Restano 30 Km di statale e parte una performance da vero Team con Cobra, Biscia e Bud che si alternano nel sostenere moralmente e fisicamente Supergiovane fino all’agognato traguardo di Como.
Si segnala il superlavoro di Cobra in quest’ultimo tratto, che grazie alle non cadute si aggiudica il traguardo di tappa.
Purtroppo tale risultato è vanificato dall’esibizione di supergiovane che a voto unanime guadagna 5 punti di Bonus.
Lezione numero 5: L’energia devi dosare se al traguardo vuoi arrivare
La sfida casalinga di Supergiovane
Arrivato a casa Supergiovane deve affrontare nell’ordine:
- Ansia di madre che lo vede ferito prima che infangato
- Ira di padre che lo vede bicicletta sinistrata e pensa alle spese di riparazione
- Furia di fratello che condivide la bicicletta e non condivide l’utilizzo scellerato
- Denigrazione di sorella che non vedeva l’ora di vederlo ferito ed infangato
- Ammirazione di altro fratello minore che ha finalmente visto il suo SuperEroe preferito volare
Tutto ciò conferma i 5 punti di bonus
Punteggi di tappa
Classifica Aggiornata
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