Giorno 4: La scoperta dell’acqua calda

Manteniamo il vezzo di lavorare tra un desinare e l’altro e ci presentiamo puntuali alle 9 in ufficio.

Alessio, reduce dalla precedente notte brava, non si presenta a colazione ma direttamente e puntualmente in ufficio.

Disbrigate le pratiche lavorative della mattinata ci presentiamo pronti alla nuova impresa culinaria

Il The a scoppio ritardato

The caldo come se piovesse. Di qualsiasi aroma possibile. Uno si siede per mangiare e cominciano a versarti The in tazzine grandi come quelle del caffè. A ripetizione.

Non appena bevi un sorso, arriva uno dei non-disoccupati di Hong Kong a versartene di nuovo.

Per noi ultraquarantenni dalla vescica debole, è deleterio e ci costringe a soste tecniche ogni massimo due ore. anche perché questo The deve avere effetti dilazionati nel tempo e non finisce mai.

La scoperta dell’acqua calda

Stufo di bere The, Alessio vede un thermos sul tavolo e chiede se ne può avere.

Memore delle figuracce collettive dei giorni precedenti (bacchette sbagliate, uso del cucchiaio, sbrodolature varie…) si sincera di poter usare la tazzina che ha di fronte per versare l’acqua del thermos. Sguardo stupito della collega cinese che si domanda il perché della domanda e si chiede se la stiamo prendendo in giro.

Ottenuta la risposta affermativa, Alessio versa l’acqua nella tazza e beve di gusto. Il problema è che l’acqua era bollente, non gelata come si aspettava, ed è di nuovo un viaggio nelle sfumature da rosso a viola.

Una Cena Gourmet

Terminiamo la nostra visita ad Hong Kong e ci spostiamo in aeroporto, dove ci prepariamo a registrare la voce del controllo-passaporti nella speranza che ripeta la fantastica frase “favorire al posizione eretta per la fotocamera”

Con nostro grande disappunto, la macchinetta non dà perle di saggezza per cui non ci resta che una breve cena prima del prossimo volo.

Giro dell’aeroporto e finalmente lo vediamo:

Dopo 4 giorni di cucina cinese, che abbiamo veramente apprezzato, un “Burger King” è una pasto da re e passiamo dal mangiare con le bacchette al mangiare con le mani, chiedendoci quale dei due popoli all’estremo oriente (Cina) o all’estremo occidente (Usa) sia più civilizzato. Di sicuro hanno una cosa in comune: in entrambi mancano i tovaglioli di carta.

Missione Impossibile

Vaghiamo per il terminal in attesa del volo e notiamo un computer pubblico

Con un rapido sguardo di intesa, Alessio e Mattia si mettono agli angoli in posizione di palo e Bud prende possesso di mouse e tastiera

Cambio della homepage del computer dell’aereoporto con

www.tri.gliceridi.com

Attendiamo un’impennata di visite da Hong Kong.

Salutiamo Alessio che ritorna in Europa e ci spostiamo a Singapore, da dove seguiranno nuove appassionanti cronache epifaniche

Post scriptum

Il colpo ha funzionato:

Dopo due settimane ecco il grafico delle visite da Hong Kong

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